Quante volte abbiamo sentito parlare del Giovedì Grasso. Ma sappiamo veramente perché si chiama così? Te lo racconto io. Sono Deborah e sono la mano dietro a familycation.it, travel blog specializzato in viaggi, avventure ed eventi con bambini. Se sei una mamma o un papà ti consiglio di iscriverti al mio sito per ricevere la notifica dei nuovi articoli che escono periodicamente. Ma torniamo a noi e al giovedì grasso, che non si chiama così perché ha problemi di linea (più o meno).
LA STORIA DEL GIOVEDI’ GRASSO
Il giovedì grasso era anticamente il giorno che apriva i festeggiamenti del Carnevale. Dico ‘anticamente’ perché i festeggiamenti carnevaleschi in tutta Italia ora iniziano settimane prima. In Italia quando parliamo di Carnevale pensiamo subito a Venezia, dove effettivamente nacque il carnevale come lo intendiamo ora. Ma il carnevale veneziano non è nient’altro se non una reinterpretazione elevata di antiche feste greche e romane che inizialmente erano celebrate dai ceti più umili.
Ma torniamo al giovedì grasso e ai suoi festeggiamenti che, durante la Serenissima, animavano Piazzetta San Marco, davanti il Palazzo Ducale. Fuochi d’artificio, cortei e festeggiamenti che ancora oggi vengono rievocati e che anche oggigiorno si concentrano, per l’appunto, proprio nella famosissima Piazza San Marco con il Taglio della testa del Toro. Il Corteo della Compagnia l’Arte dei Mascareri porta ogni anno in scena toro, pani e maiali a suon di musica. Vi spiego meglio. Si tratta di un’antica rappresentazione nata per rievocare la vittoria della Serenissima contro Ulrico e i feudatari ribelli nel lontano 1162. In memoria del tentativo di insurrezione, i successori del Patriarca furono costretti ad inviare in dono al Doge, ogni Giovedì di ogni anno, un toro, 12 pani e 12 porci ben pasciuti. Da qui, si dice, nacque l’appellativo ‘grasso’.
Ma c’è un’altra teoria. Si narra che il Giovedì Grasso sia definito tale perché in questo particolare giorno dell’anno era possibile abbuffarsi di cibo, prima dell’inizio della Quaresima, periodo di digiuno e astinenza in preparazione alla Pasqua. L’aggettivo Grasso quindi faceva riferimento ai giorni di feste e balordi che precedono il periodo della Quaresima. Il termine Carnevale, infatti, deriva dall’espressione “Carnem levare” ovvero la disposizione ecclesiastica di astenersi dal mangiare carne a partire dal primo giorno di Quaresima, che coincide con il giorno successivo alla fine del Carnevale, sino al Giovedì Santo prima della Pasqua.
Scoperto ora il significato del Giovedì Grasso siete tutti invitatati al corteo di carnevale che si tiene a Venezia, possibilmente in maschera. Se non ce l’hai non preoccuparti, leggi il mio articolo e scopri dove noleggiare il tuo costume per il carnevale di Venezia. Ti consiglio anche la lettura dei seguenti articoli se cerchi eventi di carnevale in Lombardia e in Emilia Romagna.
Se ti è piaciuto l’articolo perché hai scoperto qualcosa di nuovo condividilo utilizzando le icone qui sotto. A presto!
Per altri contenuti sui viaggi con bambini ti consiglio di seguirmi su Instagram e Facebook!