Quante volte abbiamo sentito parlare del Giovedì Grasso. Ma sappiamo perché si chiama così? Prima o poi tuo figlio ti farà questa domanda, lo so. E allora saprai rispondere perché hai letto qui. Io sono Deborah e questo è familycation.it, travel blog specializzato in viaggi, avventure ed eventi con bambini. Se sei una mamma o un papà ti consiglio di iscriverti al mio sito per ricevere la notifica dei nuovi articoli che escono periodicamente. Ma torniamo a noi e al giovedì grasso, che non si chiama così perché ha problemi di linea (più o meno). Ecco il Giovedì Grasso spiegato ai bambini.
GIOVEDI’ GRASSO SPIEGATO AI BAMBINI: LA STORIA DEL CARNEVALE
Iniziamo dalle origini. Non possiamo parlare del giovedì grasso senza introdurre il Carnevale, la festa più colorata dell’anno. Il Carnevale è una festa di stampo cristiano anche se le sue origini sono pagane e vanno ricercate in epoche più remote. Durante queste festività era lecito lasciarsi andare, mascherarsi e diventare qualcun altro e dedicarsi al gioco, allo scherzo.
La parola “carnevale” deriva dal latino e significa “eliminare la carne“. Il termine Carnevale nasce per indicare il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di questa festa. Durante le feste di carnevale non ci si dava nessun contegno. Ma il giorno dopo iniziava la Quaresima e il periodo di astinenza e digiuno dove nessuno poteva mangiare carne. Il giovedì grasso, protagonista di questo articolo, era anticamente il giorno che apriva i festeggiamenti del Carnevale.
GIOVEDI GRASSO SPIEGATO AI BAMBINI: LA PRIMA TEORIA
Si narra che Giovedì Grasso sia definito tale perché solo in questo particolare giorno dell’anno era possibile abbuffarsi di cibo, prima dell’inizio della Quaresima. Ma voglio condividere un’altra teoria.
IL GIOVEDI GRASSO SPIEGATO AI BAMBINI: PRONTI PER UN VIAGGIO NEL TEMPO?
Ora bimbi, salite sulla macchina del tempo e tele trasportatevi all’epoca della Repubblica di Venezia, della Serenissima. Siete davanti al Palazzo Ducale tra fuochi d’artificio, cortei e festeggiamenti. Siete nel 1162 e la Serenissima festeggia la vittoria contro Ulrico e i feudatari ribelli. In memoria del tentativo di insurrezione, i successori del Patriarca vengono costretti ad inviare in dono al Doge, ogni giovedì di ogni anno: un toro, 12 pani e 12 porci ben pasciuti. Da qui, si narra nacque l’appellativo ‘grasso’. Il Corteo della Compagnia l’Arte dei Mascareri porta ogni anno in scena toro, pani e maiali a suon di musica. Qui puoi vedere un video de il Taglio della testa del Toro
CONCLUDENDO…
Scoperto ora il significato del Giovedì Grasso, bimbi siete tutti invitatati al corteo di carnevale che si tiene a Venezia, possibilmente in maschera. Ti consiglio anche la lettura dei seguenti articoli se cerchi eventi di carnevale in Lombardia e in Emilia Romagna.
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