Cosa sono i trulli di Alberobello? Perché hanno questa forma? Dove si trovano? Ecco un articolo che darà risposta alle tue domande! Io sono Deborah e questo è www.familycation.it, il travel blog italiano che mostra idee e consigli per viaggiare con i bambini. Oggi ti parlo della storia dei trulli di Alberobello così avrai tutte le informazioni che ti servono per visitare questi patrimoni UNESCO.
Ho scoperto la storia di Alberobello leggendo I trulli di Alberobello. Un secolo di tutela e di turismo, libro che ti consiglio se, come me, ami scoprire il ‘dietro alle quinte’. Guardati anche questo video storico dell’Archivio Luce. Ma torniamo a noi.
DOVE SI TROVANO I TRULLI? ALBEROBELLO E DINTORNI
Alberobello è il paese dell’altopiano della Murgia dove si trova la più alta concentrazione di trulli ma non è l’unico! First reaction: shock!
Vista l’alta densità dei trulli che contraddistinguono Alberobello, il Comune viene anche chiamato la Capitale dei trulli. Ti rimando a questo articolo per scoprire dove sono i trulli di Alberobello più belli da visitare ma anche quelli in cui mangiare e dormire (da di questo te ne parlo tra poco).
QUANDO SONO STATI COSTRUITI I PRIMI TRULLI DI ALBEROBELLO? COME SONO COSTRUITI?
I trulli iniziano a diffondersi ad Alberobello e dintorni nel XIV secolo quando il Conte di Conversano Andrea Matteo III Acquaviva d’Aragona diede la possibilità ad alcune famiglie di contadini di insediarsi nel territorio. Ma il conte era un furbetto e, per evitare di pagare le tasse sui nuovi insediamenti al Regno di Napoli, impose ai coloni la costruzione di abitazioni con pietre a secco, ovvero senza malta. In questo modo potevano essere facilmente smantellate nel caso di una visita del sovrano.
Il trullo era, quindi, un’abitazione povera, costruita a mani nude. Lo spazio all’interno era molto poco. I trulli difficilmente superava i 50m² e considera che le famiglie erano molto numerose e spesso superavano i 6 membri!
La particolare struttura del trullo con il tetto conico, venne scelta per un discorso di ‘efficienza energetica’. Lo spessore delle mura unito alla quasi totale assenza di aperture (niente finestre, solo porta d’ingresso!) garantiva una buona conservazione del calore durante l’inverno e la conservazione del fresco in estate.
A metà del XVI secolo l’area di Rione Monti contava solo una quarantina di trulli. Fu all’ inizio del 1600 che Alberobello iniziò a crescere e diventare il paese che conosciamo ora. In poco tempo si sviluppò un insediamento contadino indipendentemente che contava circa 3.500 alberobellesi. Nel 1797 il villaggio ottenne dal Re di Napoli Ferdinando IV di Borbone il titolo di città reale e fu liberato dalla servitù feudale. Si continuò a costruire trulli sino ad arrivare ai 1.500 dei giorni nostri. Trulli che hanno rischiato di scomparire e ti spiego perché.
I TRULLI HANNO RISCHIATO DI SCOMPARIRE: GRAZIE STATO!
A dispetto di quanti molti pensano, l’interesse turistico per Alberobello è un fenomeno recente. Prima del 900’ Alberobello non era assolutamente una destinazione turistica. Men che meno Alberobello era conosciuto all’estero.
Con il progresso economico, gli abitanti Alberobello iniziarono a desiderare abitazioni più comode. Voleva demolire, ampliare e ammodernare i trulli nei quali vivevano. Ma lo Stato Italiano decide di salvare queste importanti testimonianze storiche e nel 1910 emanò una legge statale per conservare queste abitazioni uniche al mondo. Alcuni abitanti furono ovviamente malcontenti di questa imposizione che vietava di apportare modifiche alle case, considerandola una limitazione dei loro diritti.
Se non ci fosse stata questa legge, i trulli sarebbero arrivati fino ai giorni nostri? O gli abitanti li avrebbero trasformati in moderne, standardizzate e comode abitazioni?
SEMPRE A PROPOSITO DEI TRULLI DI ALBEROBELLO
I trulli erano e sono molto simili tra loro per forma e colori. Gli elementi che li contraddistinguono sono 2 e si trovano sul tetto a cono:
- Il pinnacolo che può essere a forma di croce, stella, o disco, a seconda della bravura del mastro trullaro.
- il simbolo dipinto con il bianco. Si tratta di elementi religiosi o pagani, propiziatori, magici e astrologici che i contadini dipinsero sui tetti delle proprie abitazione. Per esempio, l’aquila è un simbolo religioso e rappresenta l’anima che aspira al cielo. Vedrai anche segni zodiacali: i simboli di Cancro, Leone e Bilancia venivano dipinti come augurio di buona fortuna. Il sole nella simbologia cristiana rappresenta la natura divina di Cristo.
Ma non tutti i simboli hanno un significato nascosto. Molti rappresentano le iniziali del nome e del cognome del residente oppure sono simboli del lavoro che svolge (falci, bilance e martelli).
PERCHE’ I TRULLI SI CHIAMANO COSI?
Il nome trullo trova le sue origini dal greco troulos, ovvero cupola. Ricorda le abitazioni protostoriche a forma conica disseminante anche in molti altri Paesi del Mediterraneo.
Ma il nome TRULLO è molto recente. Si trova nei vocabolari di lingua italiana a partire dal ‘900. Infatti i famosissimi trulli di Alberobello erano storicamente chiamati tuguri o cassedde. In una testimonianza del ‘700 vengono descritti come “tuguri ben fatti di pietre a crudo”. Diciamo che un tugurio è tutt’altro che uno spettacolare trullo, dove ora si trovano magnifiche strutture ricettive di charme.
La mia TOP 5 dei trulli più belli dove dormire ad Alberobello è questa:
- Trullo Eden, ad Alberobello, con piscina.
- Trulli Panoramici, ad Alberobello, con piscina.
- Trullo dell’Antica Fileria, in pieno centro ad Alberobello.
- Trulli Bosco Selva se siete una famiglia numerosa o viaggiate in gruppo.
- Trullo del Viaggiatore, in pieno centro ad Alberobello, con aria condizionata, patio e barbecue.
QUANDO VISITARE I TRULLI DI ALBEROBELLO
Venire qui in estate è ovviamente sempre una buona idea visto che Alberobello si trova a mezz’ora d’auto dal meraviglioso mare della Puglia. Ma puoi venire qui anche in inverno perché l’atmosfera di Natale ad Alberobello è magica!
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